OK. Chiariamolo una volta per tutte. Io non sono uno street photographer. Non faccio street photography e non mi interessa assolutamente nulla di essere considerato tale. Io scatto le foto che mi interessa scattare. A volte le scatto in strada, a volte in casa mia, a volte in campagna e a volte in città, mi è capitato di scattare fotografie anche al cinema. A volte colgo situazioni spontanee, a volte chiedo alle persone di farsi fotografare, perché la fotografia è una scusa, un pretesto per fare esperienze. Non me ne frega assolutamente niente della street photography o della straight photography, non mi interessa nemmeno essere considerato un fotografo; a me interessa solo la fotografia. A volte aggiungo il tag #streetphotography per una mera esigenza di catalogazione e comunque quello che scrivo nelle didascalie delle mie fotografie sono squisitamente cavoli miei. Non mi interessa collezionare like e nemmeno mi interessano certi commenti sterili, sia che essi siano apprezzamenti o critiche.
Trovo una inutile perdita di tempo tutto questo discutere attorno a quale etichetta uno meriti o non meriti, quando invece dovremmo tutti dedicare più tempo a vivere la fotografia, studiandola, praticandola e facendone uno stile di vita. La fotografia è a mio avviso espressione di chi la fa e non di un genere piuttosto che di un’altro.
Io per lo meno la vedo così, se voi altri invece amate sentirvi ingabbiati e protetti nel nido di una definizione; continuate a farlo, è un vostro diritto e non per questo vi stimo di meno, permettetemi però di fare e soprattutto di vivere la fotografia come mi pare, perché é semplicemente espressione di me stesso ed io non sono nessuno.
Giochi estivi … (per fotografi)
D’estate, in vacanza, al mare; mi trovo spesso nella condizione mentale ideale per giocare, per divertirmi, per sperimentare cose nuove o ripercorrere vecchi percorsi che da tempo giacciono in qualche cassetto del cervello ed è bello riesumarli. Mi sono divertito giocando con flash, movimento e tempi un po’ più lunghi del normale ..
Si esagera con i controluce sempre sfruttando il flash della piccola compatta.
E infine si gioca con le doppie esposizioni, che tanti anni fa erano richiestissime dagli sposi. All’inizio si facevano in camera oscura; si componevano i famosi sandwich sovrapponendo due negativi e poi via in camera oscura con qualche accorgimento in mascheratura per ottimizzare la qualità finale della stampa. Poi con l’esperienza si faceva tutto direttamente in ripresa ricaricando la reflex tenendo premuto un pulsantino che sganciava dal meccanismo di ricarica il tamburo di riavvolgimento della pellicola. Oggi la maggior parte delle fotocamere digitali hanno la funzione MultiExpos che permette di fare la stessa cosa.
L’estate continua e anche la voglia di divertirsi, di sperimentare, di giocare.
Per chi fosse interessato anche alla fotocamera, queste foto sono state realizzate con Fujifilm XQ1, la mia minchietta da taschino. La XQ1 è una compatta di fascia alta, con un’ottica particolarmente luminosa e di elevata qualità (F1,8). Mi trovo molto bene, soprattutto per la sua dimensione e peso ridotti pur essendo di ottima qualità. Ha diverse funzioni interessanti tra cui la “simulazione pellicola” che predisposta i settaggi in modo che le foto assumano un aspetto del tutto simile alle famose pellicole Fuji. Io adoro la Velvia.
Prima PASSEGGIATA FOTOGRAFICA. Un successo !!!
La nostra idea ha funzionato. Eravamo in parecchi e tutti credo siano stati contenti di questa iniziativa. Ci ha fatto piacere accompagnare i nostri amici in questa piacevole passeggiata nella bellissima Città Alta. Spero di avere dato loro qualche consiglio utile, spero di avere contribuito, anche solo un poco a la passione per la fotografia di questi simpatici temerari della Domenica mattina. Lo stare insieme e condividere questa bellissima passione è stato davvero piacevole. Grazie a tutti per aver partecipato.