Senza meta.

In questo periodo sono uno spirito che vaga senza meta. Non ho un progetto, non ho un percorso, non ho una linea guida. Cammino, osservo e a volte raccolgo quello che c’è. Altre volte vedo e mi immagino qualcosa di diverso e allora cerco di raccontare quel qualcosa come posso, con il linguaggio che mi viene in quel momento.

Noto delle cose e le appunto.

Noi immobili immersi nei nostri mondi, mentre la vita ci passa accanto e nemmeno ci accorgiamo.

Perdiamo attimi unici trasportati dall’incessante camminare frettoloso dell’umanità.

A volte invece vedo solo le cose a modo mio e mi piacciono talmente che non le voglio perdere, illudendomi che cosí, catturate in uno scatto, non cambino mai e rimangano per sempre belle.

Altre volte ancora non so dire in altro modo il mio amore è allora lo grido.

O più banalmente vedo in luoghi vicini situazioni che mi piacciono ma non so perché. Allora provo a raccontarle anche a chi magari non bada a ciò che vive attorno a se, non ha visto o non ha voluto vedere la bellezza che in ogni luogo possiamo trovare, anche il più brutto, il più insulso.

E io continuo a vagare, a guardare e provo sempre a raccontare.

Nuovo anno

Quest’anno sarà un anno diverso, sarà un anno migliore; almeno per me e per la mia famiglia. Quest’anno sarà tutto più semplice. Ogni cosa della mia vita lo sarà. Quest’anno sarà tutto più istintivo e sarò un cane sciolto, o randagio, come dice il grande Daido. Quest’anno farò solo quello che amo, solo quello che mi va, solo quello che sento mio, quello che sento vicino. Che piaccia o non piaccia al mondo, poco importa, deve piacere a me.

In the street

#streetphotography #Milan #Italy ©️andreatognoli

A volte, passeggiando per le strade di una città, non posso fare a meno di notare dei dei particolari, una ragazza che sorride, la complicità che esprimono gli atteggiamenti di due amiche, il sole basso d’inverno, il rumore del tram che passa accanto. Tutti questi elementi si fondono e finiscono dentro all’immagine che il clic fissa sul sensore. Quando poi rivedo l’immagine che ne risulta mi sembra quasi di risentire il profumo di panzerotti che usciva dalla panetteria lì accanto. Questa è una delle cose che amo della fotografia, il suo potere evocativo, la sua capacità di stimolare la memoria fino a farti ricordare i rumori e gli odori che in quel preciso momento componevano la melodia di quell’attimo.

error: Content is protected !!