L’altra sera, durante la serata di approfondimento in cui si parlava di fotografia, ho parlato di iperfocale e ho visto aleggiare enormi punti interrogativi come nei fumetti. Ho provato a spiegare meglio quello di cui stavo parlando e ho promesso che avrei scritto qualcosa di più completo. Ogni promessa è un debito.
IPERFOCALE in parole semplici.
l concetto di iperfocale si rifà alla profondità di campo. La profondità di campo è quello spazio entro il quale l’immagine rimane a fuoco, nella parte davanti e nella parte dietro al soggetto.
Per meglio spiegare, se il mio soggetto è posto a 3 metri di distanza e lo metto a fuoco, ci sarà uno spazio davanti al soggetto e uno spazio dietro al soggetto che rimangono a fuoco.
Quanto ampio sia questo spazio, chiamato profondità di campo, a parità di lunghezza focale, dipende in modo inversamente proporzionale dall’apertura del diaframma. Più il diaframma è aperto, minore è la profondità di campo.
Ma veniamo all’IPERFOCALE.
La misura della profondità di campo è chiamata distanza iperfocale. Quando un soggetto si muove all’interno della distanza iperfocale sarà sempre a fuoco. L’iperfocale si usa spesso quando si ha la necessità di essere più veloci dell’autofocus, quindi nelle situazioni di street, di eventi e ogni volta che non si ha il tempo di eseguire una messa a fuoco accurata.
Ma come funziona ?
Vediamo di capirlo attraverso un esempio. Parliamo per capire meglio di fotografia di strada. Nella fotografia di strada il soggetto di solito è ad una distanza che pùo variare tra 1 e 3 metri. Normalmente nella fotografia di strada si tende ad utilizzare un diaframma piuttosto chiuso, proprio per aumentare in modo ragionevole la profondità di campo e meglio contestualizzare il soggetto. Abitualmente uso un diaframma F 5,6 o 8 preferendo aumentare gli ISO piuttosto che aprire il diaframma. Con quell’apertura e con il 17mm e impostando la messa a fuoco manualmente a 3 metri, so che ho una profondità di campo sufficiente a mantenere a fuoco da circa un metro a oltre 6 metri. Quindi si può dire che l’iperfocale è l’utilizzo di una messa a fuoco manuale tale da poter garantire il massimo range di messa a fuoco rispetto al mio soggetto “abituale”. Con questo sistema non ho bisogno di mettere a fuoco prima di scattare la fotografia se il soggetto si muove nel mio range di fuoco. Risparmio tempo, energia e sono sicuro di non incorrere in “sviste” del sistema autofocus.
La prima volta che mi hanno parlato di iperfocale ammetto di non averci capito nulla…altro che superpotere!
Mi è piaciuta molto questa tua spiegazione, chiara e soprattutto pratica!